BERGAMO - IL CARNEVALE DI DON GAETANO
Testo: Mario Colombo
Foto: Mario Colombo e Gianfranco Rota
In occasione del Carnevale 2010, l’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Bergamo e della Provincia di Bergamo in collaborazione con il Teatro Donizetti, hanno proposto un’inedita performance. Un’iniziativa ispirata alla musica e allo spirito allegro e giocoso di Gaetano Donizetti. Un modo per far cultura e divertirsi allo stesso tempo, rivisitando sia le tradizioni pololari, come le maschere degli Zanni e di Arlecchino, per arrivare ai giorni nostri con le splendide maschere create dal grande mascherero e concittadino, Franz Cancelli.
La manifestazione è stata allietata dalle musiche tratte dal repertorio donizettiano, proposte dal Corpo Bandistico Comunale di Ponte San Pietro. La sfilata, accompagnata da Zanni, Brighella, Arlecchino e dalle maschere di Franz Cancelli, indossate dai ragazzi del Teatro Prova, ha percorso il centro cittadino, animando e divertendo grandi e piccoli. Animazione carnevalesca che ha visto la presenza del gruppo provenzale dei ” Tarabastal “. A seguire esibizione degli Zanni del Teatro Prova e dei gruppi folkloristici ” L’Arlechì e chi oter Zani so fradei ” di San Giovanni Bianco e ” Le Baoete “del Carnevale di Dossena, A conclusione banchetto carnevalesco nel cortile del Palazzo della Provincia, con un momento conviviale insieme al Re e alla Regina del Carnevale 2010.
LE ORIGINI DELLA FESTA DI CARNEVALE
La probabile etimologia della parola CARNEVALE, deriva dal latino “carnem levare”, togliere la carne, poiché anticamente il banchetto si teneva l’ultimo giorno di carnevale ( martedì grasso), subito prima del periodo di Quaresima. Altri invece pensano all’abbondanza di carne durante questa festa “carne aval” (carne in abbondanza).
Le origini della festa invece è collegata ai Saturnali della Roma pagana.
La pratica di mascherarsi ( etimologicamente la parola deriva dall’arabo “mascarà”, che significa scherzo), proviene invece dai Baccanali.
All’inizio si dipingeva solo il volto, poi si iniziò con maschere di legno e altri materiali. Solo nel Settecento si cominciò ad usare le maschere della Commedia dell’Arte.
Tra le più famose troviamo proprio la maschera di Arlecchino, che ha origine dalla contaminazione di due tradizioni: lo Zanni bergamasco da una parte e “ personaggi diabolici farseschi della tradizione popolare francese”, dall’altra.
La carriera teatrale di Arlecchino nasce a metà del cinquecento con l’attore di origine bergamasca Alberto Naselli noto come Zan Ganassa che porta la commedia dell’arte in Spagna e Francia. Ma il particolare che accomuna tutti gli Zanni della Commedia dell’Arte è lo spirito villanesco.