SENTIERO OROBIE – IN VETTA CON IL DRAGO

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SENTIERO OROBIE - IN VETTA CON IL DRAGO

Testo: Albino Bignamini
Foto: Pierino Perico e Tino Rovetta

“In vetta con il drago” – immagini e testimonianze per raccontare l’esperienza del Pandemonium Teatro, svoltasi nell’agosto 2011 nei rifugi e lungo i sentieri delle Orobie, con Albino Bignamini, Valentino Dragano, Gianfranco Rota, Pierino Perico, Tino Rovetta e i “ragazzi del Drago”: Enrico, Gabriele, Nicola.

Restituzione alla città di un’esperienza unica condotta nell’agosto 2011 sulle nostre montagne
Un articolo apparso sull’Eco di Bergamo nel gennaio del 2007 riportò la notizia della scoperta dell’oro nelle Orobie. Il ritrovamento di oro sia nativo che fluviale scatena l’immaginario di cercatori pronti a setac- ciare torrenti, a individuare venature gialle tra le rocce o dentro le viscere delle montagne.
La notizia, corredata dalle immagini di scaglie d’oro provenienti dalle acque dell’alta Val Seriana e di piccole pepite incastonate nelle rocce visibili anche a occhio nudo, non fu certo sufficiente a scatenare la febbre dell’oro come alla fine dell’ottocento in Alaska, quando nella regione del Klondike, un territorio inospitale, gelido e per la maggior parte disabitato, venne scoperto l’oro. Allora migliaia di uomini partirono per quelle terre deso- late lasciando dall’oggi al domani le proprie comode abitazioni per buttarsi in un’avven- tura che per molti sarebbe stata senza ritorno.
In Val Seriana, la notizia, se non ha scatenato la febbre dell’oro è stata però sufficiente per riportare alla luce, come dal profondo di una miniera, le narrazioni legate al prezioso metallo, dando voce a numerosi racconti e leggende tra realtà e fantasia che, tramandate di generazione in generazione, erano rimaste troppo a lungo silenti.
Mi sono quindi immaginato cercatore d’oro tra le Orobie e il metallo che cercavo erano i racconti delle montagne, per le montagne, sulle montagne. Ho così iniziato la mia ricerca personale.
Trovato l’oro, rimaneva solo una cosa: mostrarne lo sfavillio nei luoghi dove ci si ferma per una sosta dopo la lunga fatica di un’escursione: i rifugi.
Dopotutto se io sono un cercatore i rifugi possono diventare i Saloon del tempo, dove la sera ci si fermava tra un bicchiere di alcool e un piatto caldo a mostrare le pepite, a rac- contare ed ad ascoltare le imprese, le fatiche ed i fatti mirabolanti, accaduti realmente o fantasticati ed ingigantiti da giornate passate nella solitudine. E così il mio Saloon è stato il rifugio dove i miei compagni di avvenuta, gli escursionisti, hanno ascoltato le storie, le antiche leggende, le avventure e le disavventure dopo una giornata di cammino.
Chi intraprende un’escursione è un po’ come un cercatore d’oro, che parte alla ricerca di qualcosa di prezioso sapendo che la fatica, il pericolo e l’avventura saranno suoi compa- gni di viaggio. L’oro che cerca l’escursionista è però un altro: è la lucentezza della monta- gna, il fascino dei suoi misteri, la magia delle sue vette.

Di questa esperienza sono tratte le immagini che raccontano le storie che hanno composto l’avventura condotta sulle Orobie durante lo scorso Agosto. Con i compagni di viaggio che hanno formato una carovana al servizio del raccontare la montagna: Valentino Dragano, attore e musicista, Gianfranco Rota, fotografo di teatro e videoperatore, Pierino Perico e Tino Rovetta, fotografi e stupefacenti camminatori, Enrico, Gabriele, Nicola, i ragazzi del Drago, nuovi amici nonché giovani preziosi “servitori di scena”.

MAPPA OROBIE – VALBONDIONE

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8

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