DALMINE

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DALMINE

Testo: Mario Colombo
Foto: Mario Colombo

 

Parlare di Dalmine ai nostri giorni , in cui la città ha superato i 24.000 abitanti, sembra un controsenso rispetto alle dimensioni di un tempo.
Le sue origini sono antiche, si parla di romani ed ancor prima di abitanti dell’età del ferro.
A Mariano al Brembo, in località Cimaripa, nel 1862 vennero trovate delle tombe di origine celtica. I manufatti, tra cui una spada piegata e la statuetta di un piccolo toro aureo, sono ora conservati presso il Museo Archeologico di Bergamo. Il primo documento storico arrivato fino a noi risale al 975.

Dopo varie vicissitudini, dai Longobardi a Carlo Magno, dai Comuni alla Repubblica di Venezia, si arriva al Regio Decreto del 7 luglio 1927, che sancisce l’unificazione del Comune di Mariano al Brembo, Sabbio Bergamasco e Sforzatica, in un unico Comune denominato “Dalmine”.
L’anno precedente, 1906 è un tassello importante nella storia di questa città. Viene avviata la costruzione della grande fabbrica che dal luogo prese anche il nome.
Nel 1944 la fabbrica subì un rovinoso bombardamento da parte delle truppe alleate, che causarono
281 morti e 600 feriti.
Il comune di Dalmine mantiene al suo interno le caratteristiche frazioni.
Oltre al capoluogo ci sono Brembo, Guzzanica, Mariano al Brembo, Sforzatica Sant Andrea, Sforzatica Santa Maria, Sabbio Bergamasco.
Tra le cose da vedere a Dalmine segnaliamo la chiesa di San Giorgio (1100) e la Torre Camozzi, mentre un’altra Torre medioevale si trova a Sforzatica.
Sempre a Sforzatica la Chiesa d’Oleno, la più antica del luogo già citata nel 909, eretta sul luogo di un tempio romano di cui s intravedono alcune tracce. A Sforzatica Sant’Andrea è particolarmente interessante il palazzo che fù del Generale Luigi Enrico Dall’Ovo, compagno d’avventura di Garibaldi.
Non può mancare la vistita al Museo del Presepio di Brembo, che offre ai visitatori la possibilità di ammirare migliaia di Presepi da tutto il Mondo.
Di notevole importanza architettonica è la Chiesa Parrocchiale di Sabbio, dedicata a San Michele Arcangelo, sulla cui torre campanaria spicca il Leone di San Marco.
Nella parrocchiale di Mariano al Brembo si può ammirare un quadro raffigurante la Madonna, attribuito al Talpino, mentre a poca distanza dalla Chiesa troviamo quello che rimane del Castello di Mariano, le cui origini risalgono all’anno mille , mentre la struttura attuale è un palazzo del 1700, appartenuto ai Conti Marenzi.
Ma a Dalmine c’è anche tanta natura, tanto verde. Un giro nel Parco del Brembo non può mancare. Rilassandosi al “Belvedere” e gustando la vista del fiume e di tutta la vallata del Brembo, ed in lontananza il profilo delle nostre Orobie.

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